Inediti
IANUS PRAVO
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Se il volto inclinato
rettile al silenzio
in cui si apre cerimonia il corpo
al vuoto dell’origine
poi torce l’asse all’alterità
che devasta lo spazio di luce
tra questo nuovo mutismo,
lubricità del silenzio,
e lo sguardo del non Dio
della cui audacia insanguinati
orina e il dolor senza pena,
il pane dei corpi alla fame
che limita in fiamme,
maschera,
il nulla.
***
Di limbo nella carne il sorriso
commisura e la forza e la forma,
deradica nel centro in frammenti
il metro fibrillare
cadente in un vuoto di voce.
Sorriso in unghie bianche
che stria fluidi rizomi di corpi,
vacilla nel ritorno
a bordo d’asse aprendo frazione.
Dalla forza a verme della forza
la linea che transita alla bocca
per il fuoco bianco per il rosso
sulla forza decomposta in linea.
***
Il nerbo vibra nella forma nuda
e il fosforo marcisce
in perfezione al ghiaccio.
Formato loco ta hékasta in shem
il sangue oltre il suo flusso
a interna lontananza
sformata degli istanti.
La Pietà che tortura il volto,
il gelo oscurato che esclude
dal desiderio la mia cenere
e la tua, carnem carmen,
e la feccia.
Ianus Pravo è nato a Treviso, ma ha vissuto la maggior parte della sua vita a Barcellona, in Spagna. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi di poesia in lingua spagnola Mudrà (Caracol Nocturno, 2003), N. S. A. (Caracol Nocturno, 2004) e, in lingua italiana, Senz’arma che dia carne all’imperium (con Leopoldo María Panero, SEF, 2011; versione spagnola: El Ángel Caído, 2015). È tra gli autori inclusi in Poeti della lontananza (a cura di Sonia Caporossi e Antonella Pierangeli, Marco Saya, 2014). Di Leopoldo María Panero ha tradotto in italiano: Narciso nell’accordo estremo dei flauti (Azimut, 2005), Dal manicomio di Mondragón (Azimut, 2007), Peter Pan non è che un nome. Poesie 1970-2009 (con Sebastiano Gatto, Il Ponte del Sale, 2011) e Il cervo applaudito (EDB, 2013). Ha ricevuto, per la silloge Segno e ventre, il premio speciale del presidente della giuria a Bologna in Lettere 2021. Ha inoltre partecipato come autore e attore ai mediometraggi Banned (2013) e Estantigua (2014), con la regia di Irada Pallanca (NOoN).
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Fotografia © Ben Zank
18/06/2021