Inediti
LUCA CRASTOLLA
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forse avvertire, certo sul tardi
che la bellezza anche nel sasso esiste
come lavoro di fatica. E delle eccedenze
cosa dire? Cosa delle più care
sillabe sul ciglione che fu dei padri
di questa vicenda d’ossi e spaesamenti
e di alcune madri: Amelia a pezzi acuminati
Nadia dai tondi impossibili e Claudia delle cattedrali
deflorate dalle altitudini. Certa la mia insipienza
di vivere sulle gambe con un croco tra le labbra
la mia insipienza gravata tutta sull’innocenza
di una infanzia creaturale come sventrata alla fede
d’essere chiamati alla luce (per le malversazioni della luce)
Il resto tra mille bagatelle, le mille carabattole
la solitudine così bianca delle lavanderie a gettoni
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Al masso che accolsi
un 22 agosto
meno che remoto un masso
che levandosi alle meccaniche del costone
cali a inciderci un comandamento nella carne
portata in spalla. Adesso avverti il calcagno
poggiare malcerto e più certo l’avverti
L’osso sfontana un’emorragia di metallo
cruda. Questa gamba conserva
un’archeologia d’intagli: l’età del ferro
a monte, a valle della pietra. Più in basso
un uomo più a sud dei suoi stessi cardi
cieco, femorale nel suo issarsi
***
che da Via delle Croci e sulle caviglie
toccavi in un fischio d’aria
la Madonna del Pozzo e sotto quei paramenti
le aggrumate grotte lungo la Bari-Lecce
qualche treno, nel caos dei fossili e delle ere
sciame di metallo fomentato a nafta; e le torsioni
quel giorno acuto della scolopendra
matta di malanimo e di veleno
tra le dita come poteva improvvisare la pietra
quel giorno altro finito sul tardi per spericolare
sul labbro monumentale di una terrazza in cava
squarcio di pietrisco in Salamina. Lande
pomeridiane di noi mosche intorno agli inghiottitoi
di ore, dopo i compiti le occasioni per silenziare
le litanie delle madri, le luttuose. I depistamenti
Luca Crastolla (Fasano, 1974) lavora come educatore nell’ambito della riabilitazione psichiatrica. Nel 2016 conduce, in solitaria, un cammino di trecento chilometri lungo il tracciato dell’Acquedotto Pugliese. Per questa esperienza decide di ridurre l’utile al necessario: una tenda, uno zaino, carta e penna per barattare suoi scritti con cibo. Nel 2018 pubblica la sua raccolta d’esordio L’ignoranza della polvere (Controluna).
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Fotografia © Kyle Thompson
26/11/2021