Title
trad. dallo spagnolo di Antonio Bux
***
Un giorno troverò una parola
che penetri il tuo corpo e lo fecondi,
e che si posi sul tuo seno
come una mano aperta e chiusa al tempo stesso.
Troverò una parola
che trattenga il tuo corpo e lo faccia girare,
che contenga il tuo corpo
e apra i tuoi occhi come un dio senza nubi
e che usi la tua saliva
e ti pieghi le gambe.
Tu forse non la sentirai
o forse non la capirai.
Non avrà importanza.
Vagherà dentro di te come una ruota
fino a percorrerti da un estremo all’altro,
donna mia e non mia
e non si fermerà nemmeno alla tua morte.
*
Algún día encontraré una palabra
que penetre en tu vientre y lo fecunde,
que se pare en tu seno
como una mano abierta y cerrada al mismo tiempo.
Hallaré una palabra
que detenga tu cuerpo y lo dé vuelta,
que contenga tu cuerpo
y abra tus ojos como un dios sin nubes
y te use tu saliva
y te doble las piernas.
Tú tal vez no la escuches
o tal vez no la comprendas.
No será necesario.
Irá por tu interior como una rueda
recorriéndote al fin de punta a punta,
mujer mía y no mía
y no se detendrá ni cuando mueras.
***
Un amore al di là dell’amore,
al di sopra del rito del vincolo,
più in là del gioco sinistro
della solitudine e della compagnia.
Un amore che non ha bisogno di tornare,
ma neppure di partire.
Un amore non sottomesso
agli sbalzi dell’andare e del venire,
dello stare svegli o addormentati,
del chiamare o del tacere.
Un amore per stare insieme
o per non starci
ma anche per tutte le posizioni
intermedie.
Un amore come aprire gli occhi.
E forse anche come chiuderli.
*
Un amor más allá del amor,
por encima del rito del vínculo,
más allá del juego siniestro
de la soledad y de la compañía.
Un amor que no necesite regreso,
pero tampoco partida.
Un amor no sometido
a los fogonazos de ir y de volver,
de estar despiertos o dormidos,
de llamar o callar.
Un amor para estar juntos
o para no estarlo
pero también para todas las posiciones
intermedias.
Un amor como abrir los ojos.
Y quizá también como cerrarlos.
***
Penso che in questo momento
forse nessuno nell’universo mi pensa,
e che io mi penso da solo,
e se adesso morissi,
nessuno mi penserebbe, io nemmeno.
E qui l’abisso comincia,
come quando prendo sonno.
Sono il mio solo conforto, e di me faccio a meno.
Ricopro la vita d’assenza, la tappezzo tutta.
Chissà, sarà per questo
che a volte pensare a un uomo
è come salvarlo.
*
Pienso que en este momento
tal vez nadie en el universo piensa en mí,
que solo yo me pienso,
y si ahora muriese,
nadie, ni yo, me pensaría.
Y aquí empieza el abismo,
como cuando me duermo.
Soy mi propio sostén y me lo quito.
Contribuyo a tapizar de ausencia todo.
Tal vez sea por esto
que pensar en un hombre
se parece a salvarlo.
22/02/2022
